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I morti che ritornano

Una volta, a notte inoltrata, due pastori passarono presso la chiesa di Santa Maria de su Regnu di Ardara, e video che il portone della chiesa era semiaperto e che dentro si ballava.
Presi dalla curiosità, si fecero avanti per entrare e, infatti, furono invitati con molta cortesia a prendere parte alle danze.

I pastori dapprima pensarono di assistere ad una festa di persone vive; ma i presenti erano tutti senza testa e ballavano in tondo tenendosi per mano e , uno alla volta, come fanno i bambini, segnavano col canto i balli.

Alla fine venne il turno di uno dei pastori il quale, accortosi in tempo con chi aveva a che fare ed essenso un pò poeta, cominciò a cantare:

Gesù e in lumen de Gesù
Siat custa cominzada
Nosra Segnora Avvocada
No che oghe dae mesu.

Gesù e in nome di Gesù
Sia questo inizio,
Nostra Signora protetrice
Ci tolga da qui in mezzo.

Così dicendo infilò rapidamente la porta di uscita, abbandonando la danza e trascinando con sè il compagno. ma questo non fu tanto svelto, e i morti, correndogli dietro, riuscirono ad afferrargli i lembi del gran pastrano di orbace che indossava e a portarglielo via. La mattina seguente il povero pastore tornò alla chiesa per ricercare il suo pastrano, ma non trovò che un mucchio di lana grezza.