
Cagliari, la capitale della Sardegna, è una città che affascina non solo per le sue spiagge soleggiate e i quartieri storici affacciati sul mare, ma anche per un mondo sotterraneo ricco di mistero e storia.
Sotto la superficie urbana si estende una rete intricata di passaggi, grotte, cripte e gallerie che raccontano millenni di vicende umane. Questa “Cagliari sotterranea” rappresenta una città parallela, un regno sepolto fatto di vie d’acqua, sepolcri, caverne e rifugi antiaerei, che si snoda per chilometri sotto i principali quartieri storici come Castello, Marina e Stampace.
Qui, i suoni della vita quotidiana svaniscono, lasciando spazio a un silenzio interrotto solo dall’eco di passi antichi, dove uomini e donne seppellivano i defunti, cercavano rifugio dalle guerre o invocavano divinità. Esplorare questi luoghi significa intraprendere un viaggio nel tempo, tra realtà storica e leggende che si intrecciano indissolubilmente, rivelando un patrimonio spesso sconosciuto persino ai cagliaritani.
Le Origini Storiche: Dalle Civiltà Antiche ai Rifugi Moderni
La storia di Cagliari sotterranea affonda le radici in epoche remote. Le prime tracce risalgono al periodo fenicio-punico, intorno all’VIII secolo a.C., quando queste cavità naturali furono ampliate per estrarre materiali da costruzione, come blocchi di calcare, utilizzati per edificare la città sovrastante. Durante la dominazione romana, questi spazi assunsero nuove funzioni: acquedotti, cisterne e necropoli. Ad esempio, la rete sotterranea includeva sistemi per la gestione delle risorse idriche, con pozzi e canali che garantivano l’approvvigionamento d’acqua alla popolazione.
Nel Medioevo, sotto il dominio pisano, vennero scavate ulteriori gallerie e pozzi, come il Pozzo di San Pancrazio nel quartiere Castello, profondo circa 80 metri e costruito negli anni ’30 del XIII secolo per rifornire la roccaforte. Questo pozzo, accessibile attraverso una galleria scavata nella roccia, testimonia l’ingegno ingegneristico dell’epoca, permettendo persino il passaggio di animali per azionare la noria, la macchina per estrarre l’acqua.
Con l’arrivo dei Piemontesi nel XVIII secolo, i sotterranei acquisirono un uso militare: vennero realizzate lunghe gallerie, come quella del Rifugio Don Bosco, estesa per circa 180 metri, parte di un sistema difensivo lungo il versante nord della città. Queste strutture, con le loro arcate di mattoni rossi, furono in seguito riconvertite in rifugi antiaerei durante la Seconda Guerra Mondiale, offrendo protezione ai civili durante i bombardamenti alleati del 1943.
La città sotterranea, con i suoi 137 siti tra cave, cisterne e cripte, divenne un labirinto salvavita, dove migliaia di persone trovarono riparo tra affreschi antichi e ombre umide. Dopo la guerra, molti di questi luoghi caddero in abbandono, ma negli ultimi decenni, grazie a restauri e opere di messa in sicurezza, sono stati riaperti al pubblico, attirando visitatori durante eventi come “Monumenti Aperti”.
I Luoghi Principali: Cripte, Grotte e Gallerie
Tra i siti più emblematici spicca la Cripta di Santa Restituta, nel quartiere Stampace. Questa grotta naturale, ampliata dall’uomo, ha una storia travagliata: usata come cava romana, deposito fenicio di anfore, luogo di culto pagano e poi cristiano, e infine rifugio bellico.
Dedicata alla martire cristiana Restituta, la cripta conserva tracce di epoche diverse, inclusi affreschi bizantini e iscrizioni antiche.
Non lontano, la Cripta di Sant’Efisio, sotto la chiesa omonima in via Sant’Efisio, è legata alla tradizione del santo guerriero, imprigionato qui prima del martirio a Nora nel 303 d.C. Anch’essa servì come rifugio durante la guerra, collegandosi a culti pre-cristiani.
Nel quartiere Marina, l’Area Archeologica di Sant’Eulalia, scoperta casualmente negli anni ’90, si estende per 900 metri quadrati sotto la chiesa omonima. Qui si sovrappongono strati storici dal IV secolo a.C. al XIX secolo: resti di un tempio punico, strade lastricate romane, abitazioni tardo-antiche e un sistema di canalizzazione delle acque. La visita, spesso con tablet e audioguida, permette di comprendere l’evoluzione urbana di Cagliari attraverso le dominazioni straniere.
Alle pendici del colle di Castello, la Grotta della Vipera è un ipogeo funerario romano del II secolo d.C., tomba di Atilia Pomptilla e suo marito Lucio Cassio Filippo. Parte di una necropoli più ampia, il sito include iscrizioni poetiche che narrano la devozione della coppia. Più misterioso è il lago sotterraneo sotto S’Avanzada, ricco di storia archeologica e leggende, recentemente esplorato per svelarne le origini.
Infine, la Cripta della Cattedrale di Santa Maria, nel quartiere Castello, ospita il Santuario dei Martiri, con 179 nicchie dedicate ai santi, inaugurato nel 1618. Questi luoghi, spesso visitabili con guide locali, offrono un’esperienza unica, estendibile a degustazioni enogastronomiche o passeggiate nel centro storico.
Le Leggende: Tra Fede, Superstizione e Misteri
Cagliari sotterranea non è solo storia, ma anche un crogiolo di leggende che intrecciano realtà e fantasia. Nella Cripta di Santa Restituta, una storia dell’Ottocento narra di guarigioni miracolose: durante un’epidemia di vaiolo, i bambini malati rotolavano vicino alla colonna del martirio della santa, credendo che la polvere li curasse. Questo mix di fede e superstizione riflette l’uso del sito come luogo di culto, dove antiche credenze pagane si fondono con il cristianesimo.
La Grotta della Vipera è protagonista di una leggenda tragica e romantica: Atilia Pomptilla offrì la sua vita agli dei per guarire il marito dalla malaria, morendo al suo posto. Negli angoli più remoti dei sotterranei, si raccontano storie di creature misteriose che abitano le profondità, o di fantasmi che infestano castelli e gallerie, come quelli burloni nei passaggi segreti. Il mondo sotterraneo è spesso descritto come un viaggio tra luci e ombre, enigmi e miti antichi, con racconti di portali verso l’aldilà o tesori nascosti. Ad esempio, la Galleria Rifugio Don Bosco evoca un’atmosfera mistica, con leggende legate ai bombardamenti e alle vite salvate nel buio.
Queste narrazioni, tramandate oralmente, aggiungono fascino ai tour guidati, specialmente durante eventi come Halloween, dove si esplora il lato spettrale della città. I sotterranei, con i loro laghi e caverne, sono ricchi di leggende che svelano l’importanza archeologica e spirituale, come i fantasmi nei castelli o le guarigioni miracolose.
Un Patrimonio da Scoprire
Cagliari sotterranea è un tesoro nascosto che unisce storia millenaria e leggende affascinanti, offrendo un’esperienza unica per turisti e locali. Dai rifugi bellici alle cripte sacre, ogni angolo racconta frammenti di vite passate, invitando a riflettere sul legame tra uomo e terra. Visitare questi luoghi, spesso con guide esperte, significa non solo esplorare il passato, ma anche immergersi in un’atmosfera densa di mistero. In una città come Cagliari, dove il sole domina, il sottosuolo ricorda che i veri segreti sono custoditi nell’ombra.
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