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Modi di dire e Proverbi Sardi

proverbi sardi

I proverbi sardi, come tutti i proverbi, sono delle massime che contengono, espresse in maniera sintetica, delle norme comportamentali, dei dettami di vita e consigli, tratti dalle esperienze comuni di una società.
Riportano sostanzialmente ciò che la gente considera vero, concetti elaborati nel tempo e assimilati dalla popolazione, grazie alla saggezza popolare. Ed ora ecco le frasi in sardo. Buona lettura.

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Vedi anche Frastimos e Irroccos – le imprecazioni sarde

A

A S’arricai candu torra nonnu…. – A diventare ricchi quando torna nonno, che essendo morto, significa mai…

A cosa fatta non balet pentimentu – Fatta una cosa non vale pentirsi

A conto male fatto si bi dorrada – Facendo male i conti ci si ritorna sopra. Segnalata da Anna Murgia

A s’inimigu parare, a sa justizia fuire – Al nemico fate fronte, la giustizia temetela

A sciacquai sa conca a su burriccu, si perdidi abba, tempu e saboni – A lavare la testa all’asino si perde acqua, tempo e sapone. Segnalata da Antonella Di.

A su male su remediu – A ogni male il suo rimedio

Abarrai con i manusu in gruxi – Stare con le mani in mano, non fare nulla; letteralmente stare con le mani in croce.

Abba in su pistone pista, abba est, et abba s’istat  – Pestare l’acqua nel mortaio significa affaticarsi inutilmente a persuadere il caparbio e l’ostinato.

Abba passada no tira su mulinu – Acqua passata non tira il mulino, significa che ogni cosa ha il suo tempo

Apribi ci torrada su lepuri a cuili – Aprile molte volte è così freddo e variabile da far rientrare anche le lepri nella tana, al caldo. Segnalata da Giuseppe Galliano.

Acciappai s’anguidda po sa coa = Acchiappare l’anguilla per la coda. Da intendersi come un’impresa non semplicissima!

Accabbai che maccarronis senz’e casu = Rimanere come i maccheroni senza formaggio, quando per disgrazia o malasorte si rimane con un bel niente, con un pugno di mosche in mano.

Allirgu che Pasca – Felice come una Pasqua.

Amare e non esser amadu est tempus ingannadu – Amare e non essere corrisposto, è tempo perduto.

Amore e signoria non cherent compagnia – Amore e comando non vogliono compagnia. Cioè, sono sempre gelosi quelli che amano e che comandano.

Andai a mari e non agattai mancu acqua = Andare al mare e non trovare nemmeno acqua. Indica una persona che non trova nulla, un incapace!

Arrispettai su cani po su meri = Rispettare il padrone anche attraverso il rispetto per il suo cane.

Arrubiu chi su fogu – Rosso come il fuoco, si dice di una persona che arrossisce per imbarazzo , ma anche per indicare il viso arrossato per il sole, per uno sforzo eccessivo, per il troppo vino.

Ascutta sorga po intendi nura = Ascolta suocera per sentire nuora, ossia parole dette ad una persona ma destinate ad essere ascoltate da un’altra.

B

Bardadi de femina chi hat boghe de homine, e de homine chi hat boghe de femina  – Guardatevi dalla donna che ha voce di uomo, e dall’uomo che ha voce di donna

Bellesa non faghet domo – Bellezza non fa casa.

Bogai a son’e corru = Mandare via un a persona a malo modo, al suono del corno. Ci si riferisce alla figura del banditore e al fatto cha anticamente l’allontanamento di qualcuno veniva letto dallo stesso banditore che appunto suonava anche il corno.

Binu malu e pani tostau durant de prus – Vino cattivo e pane duro durano di più.

Bolliri tottu, pani e gorteddu – Voler tutto pane e coltello.

Bonu po fundi a Santu Ingiu = Ottimo per essere portato alla fonderia di San Gavino (cittadina del Medio Campidano). Si dice di persona scarsa e inetta.

C

Caddu lanzu, musca meda – Al cavallo magro molte mosche. Significa che al povero vanno le disgrazie

Cando cumandat sa muzere, maridu iscalzonadu – Quando nella casa comanda la moglie, il marito perde i pantaloni. S’intende delle mogli vane, orgogliose e dissipate.

Chentu concas, chentu berrittas – Cento teste, cento modi di pensare. Segnalata da Donatella Calvia.

Chi non ti ciccanta, non cicchisi – Se non vieni tirato in ballo, stanne fuori. Segnalata da Emilio Cuccu.

Chi de amore si leat, de arrabbia si laxat – Chi si duol d’amore, di rabbia muore

Chie non hat domo non hat bighinu – Chi non ha casa non ha vicino. – Chi è povero ha poche relazioni ed aiuti.

Chie chircat a Deus, cum Deus s’agatat – Chi cerca Dio, con Dio si trova

Chie disizat sa morte est unu vile, chie la timet est pejus – Chi desidera la morte è un vile, chi la teme è peggio

Chie dormit a pizzinnu pianghet a bezzu – Chi dorme in gioventu’, piange da vecchio. Significa che chi non lavora da giovane e’ povero da vecchio.

Chie hat dinari cumparit innocente – Chi ha soldi viene giudicato innocente

Chie non iscultat consizos, andat in hora mala – Chi non ascolta consiglio, facilmente cade in errore

Chie non trabagliat pro isse, non trabagliat pro sos ateros – Chi non lavora per se’, non lavora per gli altri

Chini attendidi sa domu de allenus, sa domu sua si dda pappant is canis – Chi ha cura dell’altrui casa la sua se la mangiano i cani. Cioè, fa andare in malora i suoi affari per difendere gli altrui.

Chini beffa faidi, in beffa arruidi = Chi si fa beffe di qualcuno o qualcosa, a sua volta viene sbeffeggiato… altro modo di dire ’chi la fa l’aspetti.

Chini cumandara a malu commissu, mellusu chi du fezzara issu – Se demandi alla persona sbagliata e meglio che lo faccia tu stesso. Segnalata da Ale Garau

Chini mali si croccada peusu si ‘ndi pesada – Chi si corica male, si alza peggio. Vuol essere un avviso: star bene attenti prima , per evitare di ritrovarsi in guai peggiori.

Chini onat pani a cani allenu, perdit tottu – Chi da pane a cane altrui, perde tutto. Si dice di quelli che fanno del bene in casa d’altri, ove non possono sperare d’essere ricambiati.

Chini faidi su pani no morit de famini – Chi fa il pane non muore di fame.

Chini buffa binu no deppit nai imbriagu – Chi beve vino non deve dire ubriaco. Significa che non si devono criticare gli altrui difetti, dal momento che non ne siamo immuni.

Chini corcada cun is canis, sindi pesada prenu de pulixi = Chi si corica con i cani, si alza pieno di pulci. Coloro che frequentano persone che fanno del male, finiscono male anch’essi.

Chini sezzidi in cuaddu allenu, ndi calada candu non bolidi = Chi monta un cavallo altrui scende quando non vuole. In pratica chi si aiuta attraverso opere e oggetti altrui spesso può rimanerne deluso.

Circai a fustigheddu = Cercare con il bastoncino… per mettersi nei guai.

Ciccai pani mellus de trigu – Cercare pane meglio del grano. Significa che uno non deve aspettare per aver miglior occasione.

Colori ‘e cani fuendi = Letteralmente colore di cane che fugge, si usa per indicare un colore indefinito.

Corrudu e appaliau = Cornuto e deriso (bastonato).

Cottu o non cottu, su fogu d’adi biu = Cotto o non cotto, il fuoco lo ha visto, nel senso che se qualcuno ha davvero fame non aspetta che la cottura sia ultimata.

Crepai de feli = ‘su feli’ è la bile. Crepare dalla rabbia fino a farsi scoppiare la bile.

Crobu cun crobu non sindi bogant ogu = Corvo con corvo tra loro non si cavano l’occhio.

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D

De amigos est bonu a nd’haer finzas in domo de su diaulu – E’ bene avere degli amici anche a casa del diavolo

De milli amigos, non sinde incontrat unu fidele – Di mille amici non se ne trova uno fedele

Dogna cosa a tempu suu = Ogni cosa a suo tempo.

Domo senza fundamentu non durai seculos chentu – Casa senza fondamenta non dura cento secoli.

Domos prò habitare, e binza prò mandigare – Casa per abitare, e vigna per mangiare.

Druci cumenti su meli – Dolce come il miele. Si dice di qualcosa di molto dolce che può essere paragonata al miele. Ci si può riferire sia alla dolcezza del cibo, sia alla dolcezza del carattere

Du tenni a diciu = Averlo come detto, essere proverbiale.

E

Essiri che lana aintr’e ferrus = Essere come la lana dentro i ferri, quindi stretta e in condizione svantaggiata e sfavorevole.

Esti unu mraxani – Furbo come una volpe.

Est a culu trisina trisina = E’ col sedere striscia striscia, ossia è una persona proprio agli sgoccioli.

Est a culu trottu = Ha il sedere storto, cioè essere di malumore.

Est a ponni Deus po mrexiani = scambiare Dio con una volpe, ossia confondere persone giuste con altre disoneste, astute e false.

Esti cummenti accapiai is canisi a satizzu – E’ come legare i cani alla salsiccia. Segnalata da Fabrizio Sitzia.

F

Faeddare pagu, sabidorìa meda – Parlare poco, molta saggezza

Fai commenti fainti in Bosa: candu proi, lassant’a proi = Fai come fanno a Bosa (centro del nord-ovest dell’isola), quando piove lasciano che piova.

Fai una cosa in tempu de fai gruxi = Fare un a cosa in fretta, nel tempo necessario per farsi la croce.

Faidi un’intrada e una bessida = Entra ed esce (da una casa per esempio) con la stessa velocità, si dice per persona poco ben voluta.

Fagher su bellu in cara, et insegus s’istoccada – Far il bello in faccia, e dietro la stoccata.

Falsu che friaxu = Falso come febbraio, un mese che meteorologicamente è ambiguo.

Fattu e lassau = Letteralmente fatto e lasciato, in pratica un buono a nulla.

Femina risulana, o est macca o est vana – Donna che ride sempre, o e’ pazza, o e’ vanitosa

Fill’e gattu cassat topis = Il figlio del gatto caccia i topi, in pratica buon sangue non mente.

Fillu solu, o tottu malu o tottu bonu – Figlio unico, o completamente cattivo  o completamente buono.

G

Gei ses a frori = Già sei a fiore: la traduzione letterale non rende affatto il vero significato che è “Non sei proprio ben messo, che poveraccio!”.

Grassu cumenti unu procu – Grasso come un maiale. Si dice in senso spregiativo di una persona molto grassa il cui unico impegno è mangiare e dedicarsi quindi a una vita oziosa

H

Homine baulosu, fertu a machine – L’uomo bavoso è mezzo matto

Homine fattu cum dinari, non balet a nudda – Uomo fatto con i soldi non vale a nulla

Homine sabiu non chircat fattos anzenos – Gli uomini dabbene non cercano i fatti di altri

I

Imparai babbu a fai fillus = Insegnare al padre come si fanno i figli. Quando si danno consigli spesso gratuiti a una persona esperta in materia.

In corpu de unu monte si podet intrare, in coro de unu homine no – Nell’interno di un monte si può entrare, nel cuore di un uomo no.

In cosa chi non connoshes lea consizu  In affari che non conoscete, chiedete sempre consiglio

In domu de ferreri schidonis de linna = In casa del fabbro, spiedi di legno; sta ad indicare come spesso dove ci dovrebbe essere mestiere e capacità nel fare una certa cosa, in realtà manca del tutto.

In su binu sa veridade – Nel vino la verità.

Intrada de campioni e bessida de cagalloni = Un modo di dire quando si inizia bene qualcosa, da campione, per finire nel peggiore dei modi.

Iscultare consizos est de sos sabios  – Ascoltare consigli e’ dei savi

L

Linna chi scandula ettada, natura mai mentidi – Il pezzo di legno che si stacca appartiene sempre all’albero madre, in pratica siamo espressione delle nostre esperienze familiari. Segnalata da battistina Sulis

M

Min’desti calau de is coddus = Mi è sceso dalle spalle, nel senso che mi ha profondamente deluso.

Maistru e’ ferru, schidoni de linna – Il fabbro ferraio fa spiedi di legno.

Mellusu a ddu timmi chi a ddu provai – Meglio temere qualcosa che provarlo. Segnalato da Esmeralda Villalobos.

Mellus fillu de fortuna che fillu de gurrei – Meglio figlio della fortuna che figlio del re. Segnalata da Serena Si

Mezus bastonadas de amigu chi non lusingas de inimigu  – Meglio avere bastonate dall’amico che lusinghe dal nemico

Morte de frades creschimentu de benes – Morte dei fratelli aumento di beni

Musica pagada faidi malu sonu! – Segnalata da Debora Cocco. Si dice di cose pagate prima del termine dei lavori.

N

Nen cum Santos nen cum maccos non servit bugliare  – Non si scherza ne’ con i santi ne’ con i pazzi

Non est farra de fai ostia = Non è farina per fare ostie, non è una persona per bene.

Non tenid fillus e prangi fillastus = Non ha figli e piange per i figliastri, piangere e dolere per mali altrui.

P

Pane e casu, binu a rasu – Pane e formaggio, e vino a colmo.

Pira cotta e pira crua d’ognunu a domo sua – Pera cotta e pera acerba ,ognuno a casa sua! Quando s’è fatto tardi ed è tempo di rientrare ognuno alla propria casa. Segnalato da Elehcim Inezta Tezenis.

Ponni su culu in terra = Mettere il sedere per terra, in pratica ridursi sul lastrico.

Pottada sa lingua chi segat pruppa e ossu = Ha una lingua che taglia la carne e le ossa; linguaccia di persona maldicente.

Pottai is manusu de arrescottu – Avere le mani di ricotta: avere mani senza presa; persone a cui cade tutto dalle mani.

Prima de s’ora sua non nascidi su pippiu = Prima del suo momento non avviene il parto. Ogni cosa a suo tempo.

Priogu arresuscitau – Persona che arriva dai bassi fondi e magari dopo aver fatto fortuna si atteggia e si pavoneggia.

Q

Qui chircat is corrus anzenos bi laxat sos suos – Chi cerca le corna altrui,ci rimette le proprie

Qui hat coverture de bidru non bettet pedra a domo anzena – Chi ha la testa di vetro non scagli pietra nella casa altrui.

S

S’apprettu faidi bessiri su becciu a curri = Il bisogno fa venire da correre anche al vecchio!

S’arrisu de s’arenada…arrutta a terra e squartarada! – La risata della malagrana che cade per terra e si spacca. Si dice di qualcuno che ride di noi. Segnalata da Luisella Sau.

Sa gattu si cuada e sa coa si parada = Il gatto si nasconde ma gli rimane fuori la coda. Inteso per quando si cerca di camuffare qualcosa o nascondere propri difetti.

Sa pedra lodrurana no pone mai lana –  Il masso che rottola non mette il muschio – Dicesi di persone che iniziano mille lavori ma non concludono nulla per mancanza di costanza. Segnalata da maria Tavera

Sa mala fama impiccat s’homine – La cattiva fama strangola l’uomo.

Sa muzere de su ladrone non riet semper – La moglie del ladro non ride sempre.

Sa muzere de su ladru ponet sa padedda senza battire sa petta – La moglie del ladro mette la pignatta al fuoco prima che il marito porti la carne. Si dice di chi fa castelli in aria.

Sa cosa sua a totus paret bella – La cosa propria a ciascuno sembra bella.

Sa domo est pitticca su coru est mannu – La casa è piccola, il cuore è grande. Proverbio antichissimo dei sardi che riguarda l’ospitalità.

Scidi prusu uno maccu in domu sua che uno saviu in domu allena = Sa più un matto in casa propria che in sano di mente in casa d’altri.

Si mi pongiu a fai cappeddus, nascinti is pippius senz’e conca = Se mi metto a costruire cappelli, i bambini nascono tutti senza testa! E’ un tipico modo di dire che sta a rappresentare il massimo della sfortuna.

Su binu a su sabori, su pane a su colori – Il vino si riconosce al sapore, il pane al colore.

Su chi faidi su fillu a su babbu, si ddu torrant is fillus – Ciò che il figlio fa al genitore, glielo restituiscono i figli.

Sa cosa furada pagu durat, e comente est bennida, gasi si ch’andat  – La cosa rubata poco dura, e come viene se ne va

Sa cosa dividia, s’angelu si dua sezziri – La cosa suddivisa, ha il beneplacito dell’Angelo. Segnalato da Gianluca Pilia

Su cuaddu bogau de su fossu si furriada a su meri – Il cavallo salvato dal fosso si rivolta al padrone

Senza dinari non si cantat missa – Senza denaro non si canta messa [cioe’ non si fa nulla]

S’homine bonu faeddat in cara – L’uomo onesto parla in faccia

Si ghettai ainnantisi po no pagai su daziu = Farsi avanti per non pagare il dazio, le tasse. Indica l’atto di giustificarsi, mettere le mani avanti e togliere scuse.

Sospirus de coru ammancament’e bussa – Se sospiri di cuore ti manca il tabacco o i soldi. Segnalato da Gianni Piras

Sos maccos e sos pizzinnos narat sa veridade – Matti e bambini dicono la verita’

Sos males anzenos sunt leziones pro nois – I mali altrui sono di lezione per noi
 
Sos males de sa iuventude bessint in sa bezzesa  – I mali e i vizi della gioventu’ si vedono in vecchiaia

Su burriccu sardu du friganta un’otta scetti = L’asino sardo lo si frega una sola volta! Così dicono i sardi di se stessi.

Su cavuru narada mali de s’aligusta = Il granchio parla male dell’aragosta; appartengono alla stessa famiglia e parlano male l’uno dell’altro.

Su culu si sezziri e s’ora s’indandara – Se troppo si sta seduti, il tempo se ne va. Segnalato da Gianluca Pilia

Su dinai a is dentis = I soldi ai denti, nel senso di dare e riavere subito qualcosa in cambio.

Su maccu imparat su sabiu – Il pazzo insegna al savio. Cioe’, tante volte il pazzo comprende meglio

Su maccu si bidet in d’ogni logu – Il pazzo si fa conoscere dovunque
 
Su male continuu imbezzat sa zente  – Il male continuo invecchia la persona

Su manorba da faidi a su maistru – L’apprendista supera il maestro. Spesso detto in maniera ironica. Il manovale, ragazzino alle prime armi aiuta un artigiano nel proprio mestiere e cerca di impararne l’arte.

Su mundu est tundu, e chie non ischit navigare falat a fundu – Il mondo e’ tondo e chi non sa navigare cala a fondo

Su non trabagliare est causa de milli vizios – Il non lavorare e’ motivo di mille mali
 
Su poveru est pienu de trassas – Il povero e’ pieno di astuzie

V

Vida llonga i poll menut – In catalano vita lunga e pulce piccola. Segnalato da Paolo Salis

Z

Zerriai commenti unu crabu arresciu = Urlare come un caprone che si è impigliato e non riesce a liberarsi.