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Sant’Antonio e la leggenda del fuoco

La notte del 16 gennaio si accende un gran fuoco davanti alla chiesa forse per ricordare la leggenda secondo la quale Sant’Antonio portò il fuoco agli uomini.

Una volta nel mondo non c’era il fuoco. Gli uomini avevano freddo e chiesero aiuto a Sant’ Antonio che viveva nel deserto.
Sant’ Antonio si commosse e decise di aiutare gli uomini. Col suo porchetto e col suo bastone di férula, Sant’ Antonio si presentò, dunque, alla porta dell’inferno e bussò: – Apritemi! Ho freddo e mi voglio riscaldare. I diavoli alla porta videro subito che quello non era un peccatore, ma un Santo e dissero: – No. no! T’abbiamo riconosciuto! Non ti apriamo. Se vuoi lasciamo entrare il porchetto, ma te no.

E così il porchetto entrò. Cari miei, appena dentro si mise a scorrazzare con una tale furia da mettere lo scompiglio ovunque, tanto che i diavoli, ad un certo punto, non ne poterono proprio più. Finirono perciò per rivolgersi al Santo, che era rimasto fuori dalla porta. – Quel tuo porco maledetto ci mette tutto in disordine! Vientelo a riprendere. Sant’Antonio entrò nell’ inferno, toccò il porchetto col suo bastone e quello se ne stette subito quieto. – Visto che ci sono, – disse Sant’Antonio, – mi siedo un momento per scaldarmi. E si sedette su un sacco di sughero, proprio sul passaggio dei diavoli. Infatti, ogni tanto, davanti a lui passava un diavolo di corsa. E Sant’Antonio,col suo bastone di fèrula, giù una legnata sulla schiena! Ad un certo punto i diavoli, arrabbiati, esclamarono: – Questi scherzi non ci piacciono. Adesso ti bruciamo il bastone. Infatti lo presero e ne fìccarono la punta tra le fiamme. Il porco, in quel momento, ricominciò a buttare all’aria tutto: cataste di legna, uncini, torce e tridenti. E i diavoli avevano un bel da fare a mettere a posto. Non ci riuscivano e non riuscivano neppure ad acchiappare quel.., diavolo di porchetto. – Se volete che lo faccia star buono, – disse Sant’Antonio, – dovete ridarmi il mio bastone. Glielo diedero ed il porchetto stette subito buono. Ma il bastone era di fèrula ed il legno di fèrula ha il midollo spugnoso. Se una scintilla entra nel midollo questo continua a bruciare di nascosto, senza che di fuori si veda. Così i diavoli non s’accorsero che Sant’Antonio aveva il fuoco nel bastone. Il Santo col suo bastone se ne uscì ed i diavoli tirarono un sospiro di sollievo. Appena fu fuori, Sant’Antonio alzò il bastone con la punta infuocata e la girò intorno, facendo volare le scintille, come dando la benedizione. E cantò: – Fuoco, fuoco, per ogni loco; per tutto il mondo fuoco giocondo!

Da quel momento, con grande contentezza degli uomini, ci fu il fuoco sulla Terra e Sant’Antonio tornò nel suo deserto a pregare.

Leggenda riscritta e commentata dai  bambini della scuola elementare di Birori.