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Le superstizioni più famose del mondo dello sport

Le superstizioni più famose del mondo dello sport11 luglio 2021. Il giorno della finale dei Campionati Europei tra Italia e Inghilterra. Un emozionatissimo Gianluca Vialli continua a girarsi per non guardare i decisivi calci di rigore, nella speranza che, un po’ come già era successo con la Spagna, questo possa in qualche modo spingere l’ago della bilancia verso i ragazzi di Mancini.
Il rapporto tra superstizione e sport è da secoli qualcosa di semi indissolubile. Laddove non si può arrivare con allenamento e talento, molti dei più grandi sportivi di sempre hanno sempre cercato conforto in riti, scaramanzie e oggetti fortunati.
Il girarsi al momento del calcio rigore, a favore o contro, è infatti un grande classico del mondo del pallone e, a pensarci bene, esistono una serie di riti scaramantici ormai entrati per sempre nella narrativa anche di moltissimi altri sport. Un qualcosa di talmente ripetuto nel tempo, da spingere anche gli atleti meno superstizioni a non voler “scherzare col destino”. Un po’ come succede con moltissime altre credenze popolari.
Ecco alcuni degli esempi più celebri.

John Terry

L’ex capitano del Chelsea, noto ai non appassionati di calcio prevalentemente per i suoi rapporti burrascosi con Wayne Bridge, è anche un grande scaramantico, al punto dal seguire non uno ma ben quattro riti scaramantici prima di ogni partita: ascoltare sempre lo stesso CD di Usher, esigere di sedersi sempre nello stesso identico posto dell’autobus che porta a Stanford Bridge, eseguire tre giri di nastro adesivo intorno alle caviglie e, ciliegina sulla torta, essere l’ultimo ad andare in bagno.

Johan Cruijff

Sì, anche uno dei calciatori più leggendari di sempre aveva un rito scaramantico imprescindibile di cui si è scritto diverse volte nel corso degli anni.
Poco prima del calcio d’inizio, il calciatore olandese dava un colpo nello stomaco al proprio portiere per poi, giusto a qualche istante dal fischio dell’arbitro, sputare la gomma da masticare nella metà campo avversaria.

Valentino Rossi

Come non citare poi, a maggior ragione a poche gare dal suo ritiro, uno dei piloti più vincenti e scaramantici di sempre?
Gli appassionati del “dottore” avranno negli anni modo di notare come Valentino segua rigorosamente lo stesso rito di preparazione prima di ogni gara. Ad esempio? Iniziare a sistemarsi la tuta solo dopo aver lasciato il box e mai appoggiare il casco a terra: si dice che Rossi sia convinto che questo potrebbe spingerlo a cadere nel corso della gara.

Serena Williams

Come si diventa a tennista più forte di sempre? Talento, determinazione e… una serie di irrinunciabili scaramanzie.
Per la Williams sarebbe fondamentale portare sul campo le ciabatte da doccia, allacciare le scarpe in un determinato modo e far rimbalzare la pallina prima del servizio sempre lo stesso numero di volte: cinque per il primo e due per il secondo.
Ma non è tutto, si dice che Serena non cambi mai calzini durante un torneo.

Micheal Jordan

Ogni appassionato di Air Jordan sa benissimo come nel corso della sua luminosa carriera Michael non abbia mai fatto a meno di un personalissimo rito scaramantico: giocare tutte le partite NBA indossando i pantaloncini dei Tarheels, la sua squadra ai tempi del college in North Carolina.
Si dice, addirittura, che l’intravedere quei pantaloncini sotto la divisa dei Bulls, abbia indirettamente messo fine all’era dei pantaloncini “ascellari” in NBA. Oggi, infatti, non sarebbe possibile accorgersi del doppio indumento.

Lyoto Michida

Scaramanzia o semplice follia? Non sta a noi stabilirlo, ma il rituale di Lyoto Michida, ex campione del mondo della UFC, è senza precedenti.
Stando a quanto raccontato dallo stesso atleta brasiliano, Lyoto non inizierebbe la propria giornata senza prima aver bevuto un bicchiere delle proprie urine a colazione. Un’abitudine che gli sarebbe stata tramandata dal padre.

Tiger Woods

Avete mai visto il golfista più grande si sempre sul “green” senza indossare una polo rossa nella domenica conclusiva di ogni torneo? No, vero?
La scelta cromatica risale all’Università di Woods, Stanford, famosa appunto per le sue tinte rosso porpora.

Jason Terry

Forse non tra i giocatori NBA più forti di sempre ma sicuramente il più superstizioso. Stando ai rumor, Terry dormiva prima di ogni partita con dei pigiami che replicassero i colori della squadra avversaria.