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La notte è mia sorella, romanzo d’esordio di Maria Laura Berlinguer

La notte è mia sorella

Arriva in libreria La notte è mia sorella, romanzo d’esordio di Maria Laura Berlinguer edito da L’Età dell’Acquario (Edizioni Lindau) per la collana “I best seller del mistero”. Appuntamento negli store a partire da venerdì 17 giugno, con prima presentazione a Roma lunedì 20, dalle 19 al Satyrus Temporary bar di Villa Borghese, con Anna Boiardi (Mediaset) e Claudia Rabellino Becce (avvocata e scrittrice). La prima in Sardegna sarà invece a Sassari, venerdì 24 giugno dalle 19 a Palazzo Ducale nell’ambito di Sassari Estate, con introduzione di Gemma Maurizi e letture di Daniela Cossiga.  

IL LIBRO

La notte è mia sorella è un romanzo avvincente in cui leggenda e realismo si mischiano, dando origine a una storia che si snoda attraverso epoche differenti, dai secoli bui dell’inquisizione spagnola al mondo contemporaneo. Ma è anche un ritratto della figura femminile nella cultura sarda e un testo che tocca temi come il ritorno, l’amicizia e la perdita degli antichi saperi. 

Julia Carta, dirigente di una multinazionale, dopo un incidente stradale decide di lasciare New York per trascorrere la convalescenza nella sua terra natale, la Sardegna. Poco dopo il suo arrivo, durante una cavalcata sulla spiaggia, scopre il cadavere di una giovane donna uccisa con un rituale macabro. La sua natura curiosa ed empatica la porta ad aiutare l’amica Teresa, la questora che si occupa delle indagini. Sullo sfondo la sua tragedia familiare che riaffiora con improvvisa drammaticità. 

Dotata di cultura e di pensiero razionale, con il ritorno a casa Julia viene proiettata in una realtà dove la forza, la magia e l’astrazione del tempo portano a riscoprire una dimensione dimenticata. Un modo diverso di sentire la vita dove ciò che si ritiene scontato ha origini molto lontane e non rappresenta una casualità: un percorso tortuoso di introspezione e di liberazione. In questa nuova dimensione, faccia a faccia con la morte, la protagonista si avventura nei pericolosi segreti dell’esistenza che si intrecciano con gli eventi tragici dei secoli bui dell’Inquisizione e che sembrano legati a lei e alla sua famiglia.  

Un intreccio che si svolge su tre piani narrativi: quello principale, in terza persona, quello della vittima, in prima persona, e quello della “strega” Julia Carta, processata e scampata al rogo per ben due volte, che porta indietro la linea narrativa in una avvincente analessi. 

Un ritratto contemporaneo della figura femminile nella cultura della Sardegna tra leggende, miti, fate e streghe in una narrazione che salta dal 1600 ai nostri giorni per toccare temi come la condanna all’espatrio, il ritorno, l’amicizia e la rivalità. 

L’AUTRICE

Maria Laura BerlinguerMaria Laura Berlinguer è nata in Sardegna ma vive a Roma. Osserva, ascolta e legge tanto. All’età di cinquant’anni ha sentito che doveva voltare pagina: ha lasciato una carriera consolidata nella comunicazione, seguito il suo istinto e creato un blog. Un cambio radicale. Attraverso il sito www.marialauraberlinguer.com e le rubriche che cura – anche grazie a un animato e seguitissimo profilo instagram – promuove il Made in Italy e lo stile italiano, quello vero e meno conosciuto, dando visibilità alle tante eccellenze italiane meno conosciute. 

«L’idea del libro arriva da un sogno: mi ritrovo in una città distrutta dalla guerra, seguo una donna in una radura e trovo un gruppo di persone. Sono sedute su dei tappeti, tappeti sardi. Sono di Sedilo, mi dicono, e di Bidonì. Al risveglio, dopo una ricerca, scopro che a Bidonì ha sede il museo della stregoneria della Sardegna. Da lì sono partiti miei studi e mi sono imbattuta nella vicenda di Julia Carta, inquisita e condannata dal Tribunale del Sant’Uffizio della Sardegna».  

«Questa storia attraversa le regioni meno conosciute e raccontate della nostra terra, dal Meilogu al Barigadu passando per Monte Santu, non lontano da Saccargia, oltre alle zone della Gallura più lontane dalla mondanità. Una Sardegna reale e concreta che riannoda il suo legame con il passato, con le storie della tradizione orale, raccontate dalle nonne nei foghiles. È un libro che parla di magia, in qualche modo magico lui stesso, come magica è la vita».