Villasor, paese ricco di storia, di tradizioni, di monumenti ecc. si evince però che pur essendo un paese ricco di tutte queste componenti culturali, delle stesse si sa poco o nulla, e aggiungo anche che poco o nulla si fa per sopperire a queste mancanze.
In particolare, sulla storia del nostro paese, se si escludono pochi e sporadici episodi in cui, studiosi e conoscitori (locali e non) di tanto in tanto pubblicano qualcosa, poco o nulla sappiamo in piu’. Vediamo insieme quali sono i “nostri cinque tesori” :
• Il Castello Siviller – anche detto “casa forte degli Alagon” (foto 1)
• Chiesa di San Biagio (foto 2)
• Chiesa di Sant’Antioco (foto 4)
• Chiesa di Santa Vitalia (foto 3)
• Complesso nuragico “Su Sonadori” (foto 5 ).
Queste immagini noi le osserviamo dal vivo tutti i giorni, e molti di noi sono orgogliosi di avere tutti i giorni sotto gli occhi questi monumenti che, potessero, parlerebbero a tutti noi della loro storia, delle loro origini, e probabilmente (anzi sicuramente) noi li apprezzeremo ancora di piu’. Ma di questi cinque monumenti, qual è il piu’ rappresentativo, il piu’ conosciuto, il piu’ amato, quello che vorremo fosse piu’ valorizzato? Sicuramente ognuno di questi, ha la sua importanza storica e culturale ma, il piu’ importante senza ombra di dubbio è il castello! Il castello Siviller fu’costruito nel 1415 per volontà di Giovanni Sivilleris (doganiere del castello di Cagliari e procuratore reale, nominato feudatario del paese il 27 ottobre 1414) su autorizzazione dell’allora arcivescovo di Cagliari PIETRO III Spinola, sulle rovine dell’antica chiesa parrocchiale di Santa Maria, al fine di proteggere la zona dalle incursioni dei ribelli arborensi, superstiti della guerra tra gli arborea e gli Aragona durata oltre cinquanta anni. Esso, è il simbolo della rinascita del paese perché prima della costruzione, Villasor era uno dei tanti paesi della decadente curatoria di Gippi. Il suo aspetto risente ancora delle forme dei castelli medievali ma le sue dimensioni e le sue caratteristiche costruttive, modificate nei secoli, gli conferiscono le sembianze di una residenza emergente nel contesto del centro abitato. Sopra il portone principale è scolpito uno stemma di forma circolare sormontato dalla corona marchionale. Questo raffigura, nella metà sinistra, sei palle simbolo della famiglia Da Silva sovrapposti all’albero sradicato simbolo del Giudicato Arborense, e, nella metà destra, i pali, stemma del regno d’Aragona, e una torre alata rappresentante, la nobile famiglia Alagon, marchesi di Villasor. Con la presenza degli Alagon, Villasor assume il ruolo di marchesato, l’ultima presenza degli Alagon a Villasor fu quella d’Emanuela Alagon 6° Marchesa di Villasor andata in sposa a Giuseppe Da Silva Fernandez de Cordoba, conte di Cifuentes. Nel 1573 Carlo V creò a Villasor un’omonima contea di cui nominò primo conte, Biagio Alagon (esattamente il 30 settembre 1573), ma, fu nel 1594 che Villasor da contea divenne Marchesato, fu’ in questo caso, il re Filippo II di Spagna ad elevare al rango Villasor e, il primo marchese fu’ Giacomo Alagon. L’ ultimo Alagon maschio marchese di Villasor fu Araldo padre d’Emanuela.
La storia di questo Castello è ricchissima, come ricca è la storia dei personaggi che vi hanno vissuto, soprattutto la storia degli ultimi abitanti mi ha incuriosito e spinto ad eseguire ricerche piu’approfondite su questa nobile famiglia. Mi sono così imbattuta su queste immagini, che mi hanno fatto riflettere e pensare: quanti di noi sanno che presso il museo di Bonaria a Cagliari, piu’ precisamente nella seconda ala del museo, sono custoditi e si possono osservar, protetti dentro una teca di vetro, i corpi mummificati d’alcuni membri della nobile famiglia Alagon, marchesi di Villasor? Essi morirono di peste nel 1605 e furono sepolti ai piedi del santuario di Bonaria ( di cui con ogni probabilità erano dei benefattori). Vennero sepolti nella roccia calcarea del colle, e il carbonato di calcio prodotto all’interno della sepoltura ne permise la mummificazione spontanea: Nessuno dalla Spagna è piu’ venuto a reclamarne le salme ed esse, rimangono solo un ricordo della peste del 1605.
Le due salme in alto sono quelle di una donna e un bambino, mentre quella sola in basso è di un uomo. In tutto, le salme custodite nel museo sono sei, tutte appartenenti agli Alagon.
A mio modesto avviso, ritengo che il loro posto sia nel castello Siviller, che un tempo fu’ la loro dimora. Ritengo che sia giusto non solo, che queste salme possano essere “visitate” nella loro “casa”, ma anche che, sia giusto è doveroso che il nostro paese, attivi tutti i canali per la richiesta alle autorità competenti. Non oso neanche pensare a quanto si è perduto in tutti questi anni, in termini economici e di visibilità
L’ importanza è il valore storico del loro ritrovamento è un fatto che avrebbe consentito al castello Siviller e al nostro paese di guadagnarci in tutti i sensi.
Cosa ne pensate?