“Su Scusorgiu” è un tesoro nascosto, che si può trovare dovunque, sulla Terra, nei luoghi più impensati: nel cavo di un albero, in un buco sotto terra coperto da un lastrone di pietra, fra i muri o nel tetto di una casa vecchia, o allo scoperto sotto un albero o sopra un sasso e così via immaginando.
Su Scusorgiu non è un tesoro stabile, ossia nel luogo dov’è posto, non vi si trova sempre e , sopratutto, non è a disposizione di chiunque possa capitarvi casualmente o magari ricercandolo con speciali strumenti di rivelazione o per indicazione di un qualunque tipo di veggente. Esso viene dato nel sogno a chi lo merita; oppure, a certe condizioni, viene indicato da uno spiritello.
Per quanto riguarda il sogno, può essere dato ad una persona tutto per sè, come grazia particolare; e allora deve andare da sola a ritirarlo dal luogo precisamente indicato, entro il termine stabilito, in genere nel giorno o nella notte immediatamente successivi. Oppure viene dato al sognante associato con un’altra persona, con la quale devono dividerlo in parti uguali. In questo caso però deve riuscire a condurvi l’associato ( o associata) senza rivelargli il segreto, finchè insieme non arrivano a scoprire il tesoro. Possono sorgere delle complicazioni in quanto se non si segue fedelmente questo rituale ( se per es. non si va nel tempo stabilito, o per paura uno ci va accompagnato, se gli è dato da solo, o va solo per averlo tutto, se gli è dato in due), il tesoro allora si trasforma in carbone, che dopo poco scompare.
Oltre alla rivelazione in sogno, i tesori possono essere rivelati da uno spiritello, o folletto, che viene chiamato Ingannadori, a causa del suo comportamento.
Su Ingannadori si presenta come un ometto normale e dalle dimensioni di un bambino di due o tre anni. Ha un capuccio rosso tondo e un abbigliamento indefinibile. Corre velocissimo appena sfiorando il terreno, la superficie dell’acqua o del bosco, e varcando a volo qualsiasi ostacolo che gli si pari davanti. Si posa lieve dove gli pare, non solo sul terreno, ma indifferentemente sugli alberi, sui tetti, sull’acqua, su scogli o picchi di roccia. Può apparire all’improvviso dovunque, sotto qualsiasi forma, e scomparire all’istante. Bada particolarmente al suo cappuccio rosso tondo, dove pare che abbia tutta la sua potenzialità materiale; per il resto è spirito inafferrabile. E però, se si riesce a prendergli il cappuccio, è costretto, per riaverlo, a rivelare un tesoro nascosto.
Tuttavia non cede facilmente: egli vi va dietro e attorno, chiedendolo, con un pianto che fa molta pena e con tante promessed i ogni bene. occorre essere molto furbi ed avere un cuore di pietra per resistere a quel pianto e a quelle promesse. Perciò in genere il folletto riesce a farsi restituire il suo cappuccio.
dopo che lo ha riavuto, non solo non mantiene le promesse, ma si dilegua per non riapparire mai più.
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