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S’Ammutadori, il “demone del sonno” diventa un cortometraggio

leggende sarde cortometraggio s'ammutadori di Fabio Ladinetti

Dalla creazione di Contusu.it, nell’ormai lontano Settembre 2004, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere diverse persone. Alcune le abbiamo conosciute di persona e con altre si è instaurata un’amicizia per ora solo virtuale.

Tra queste ultime c’è Fabio Ladinetti.

L’abbiamo conosciuto in occasione della pubblicazione di un articolo relativo al gruppo di ricerca sul paranormale da lui fondato nel 2013 e ad oggi non più attivo.

Da allora siamo rimasti in contatto, scambiandoci informazioni su racconti e leggende dell’Isola. Suoi alcuni articoli ospitati sulle pagine di contusu, come Le processioni fantasma a Sassari, Sassari: il misterioso caso Giles e uno dei più condivisi su contusu, Il mistero della scuola media n.7 a Sassari.

La sua passione per il videomaking l’ha portato a girare un corto su uno degli essere fantastici più famosi e spaventosi della Sardegna: S’Ammutadori.

Ci fa molto piacere pubblicare una piccola intervista e farvi visionare il trailer del corto.
Reputiamo il lavoro svolto da Fabio di grande qualità, in grado di far percepire quella che è la sensazione che avvolge la malcapitata vittima di questo tipo di “demone del sonno”.

Ma veniamo all’intervista.

Ciao Fabio raccontaci un po’ di te.

Fabio Ladinetti
Fabio Ladinetti

Se dovessi trovare un personaggio con cui avere molte cose in comune azzarderei Dylan Dog, forse anche perché sono stato accomunato a lui in passato, ma il motivo principale è sicuramente l’inclinazione al mistero.

Durante i miei 26 anni sono sempre stato attratto dai film horror, in particolare ricordo che quando andava in onda il Festivalbar su Italia uno, aspettavo che finisse per guardare “Notte Horror”, ma ai tempi ero troppo piccolo e dopo un po’ dovevo necessariamente andare a letto, magari terrorizzato da Chucky, la bambola assassina, ma deluso per non aver mai finito di vedere uno di quei film.

Ma non mi sono arreso e appena possibile ne approfittavo subito per prendere le videocassette horror, un po’ più lontane da quelle dei cartoni animati della Disney. Uno dei primi film horror in videocassetta è stato Della Morte Dell’Amore.

Sarà un caso che il protagonista fosse interpretato da Rupert Everett?

Un altro film che da piccolo mi terrorizzava ed allo stesso tempo mi affascinava era “Non si deve profanare il sonno dei morti”. A casa mia quella era un po’ la videocassetta proibita, con stampato sul retro, in gigante, uno zombie che ti fissava dritto negli occhi. Mi ricordo che un giorno cercai di portarla a scuola per farla vedere ai miei compagni di classe della scuola elementare.

Durante le scuole medie e le scuole superiori ho continuato a coltivare l’amore per l’horror, in particolare ricordo che amavo i film di zombie. Sono ancora in lutto per Romero.

Oltre il mio amore per l’horror, ho avuto il piacere di fondare nel 2013 un gruppo di Ghost Hunting che si occupava di ricerca sul paranormale. Il tutto è nato dalla mia curiosità verso il mondo del paranormale. Mi chiesi se i fantasmi effettivamente esistessero.

Movie Poster ammutadori
Locandina de S’Ammutadori

Durante i miei 4 anni di attività, ho avuto modo di constatare che le metodologie di ricerca già sviluppate, in gran parte non seguivano un metodo scientifico e quindi il materiale raccolto non poteva essere considerato una prova concreta, per lo meno al di fuori del sensazionalismo creato dalle televisioni.

Ispirandomi a vari metodi di ricerca, prendendo spunto da altri team americani che svolgevano realmente un lavoro scientifico, ho creato una mia metodologia che diminuiva drasticamente la probabilità di errore e di influire sulla raccolta del materiale durante l’indagine.

In tutti questi anni ho visto e sentito tante cose, ma se oggi mi chiedessero cosa ne penso a riguardo non potrei mai dare una risposta certa. Del resto si tratta di una pseudoscienza.

Ho lavorato per diversi mesi per una rivista locale in cui avevo un grande spazio per la mia rubrica sui misteri di Sassari.

Le mie pubblicazioni preferite sono state su una famosa famiglia locale partendo dal 1800 fino al 1980 e un inchiesta riguardante un giallo nel cimitero monumentale di Sassari.
Ho sviluppato una passione per i cimiteri monumentali, una passione contagiata da un amico che stimo tantissimo e che mi ha fatto scoprire questo fantastico mondo tutto a se.

Un cimitero monumentale è qualcosa di più di un campo santo, è un museo a cielo aperto, in cui chi riposa è lì che aspetta che qualcuno si avvicini per leggere e raccontare al mondo la sua storia.

Un tempo nell’epoca vittoriana si arrivava addirittura a fare dei veri e propri pic-nic al cimitero, oggi invece abbandoniamo il nostro passato come allo stesso tempo dimentichiamo alcuni pezzi di storia delle nostre città che pian piano vanno via insieme alla nostra cultura locale.

Sarebbe davvero bello vedere una presa di coscienza dalle amministrazioni locali.

Oggi mi occupo di fotografia e videomaking nel quotidiano.
Oltre la mia attività, lavoro insieme alla mia fidanzata nell’ambito della fotografia newborn.

Faccio parte di un grandissimo e meraviglioso gruppo chiamato Heart of Sardinia. Il nostro obiettivo è quello di raccontare la Sardegna più vera ed autentica, esplorando l’entroterra che ci rivela le sue bellezze naturali ed archeologiche, le tradizioni e le curiosità della cultura sarda. Tutto questo lo stiamo rendendo possibile attraverso l’omonima app, attualmente la più scaricata in ambito turistico in Sardegna.

Come è nata la passione per i video?

Alessio Carta che trucca Antonello Foddis
Alessio Carta che trucca Antonello Foddis

Dal ghost hunting. Come potete immaginare mi ritrovavo a montare dei video di genere horror ed è proprio da quei montaggi amatoriali che ho incominciato ad appassionarmi a questo fantastico mondo.

Ho sperimentato diversi programmi fino ad arrivare ad utilizzare quelli più professionali in ambito video-cinematografico.

Preso dalla passione per il videomaking ho incominciato a girare, insieme a conoscenti ed amici, qualche cortometraggio di genere horror.

Col tempo ho capito che per ottenere un risultato soddisfacente non sarebbe bastato migliorare il cast, ma concentrarmi soprattutto in una crescita personale, sia a livello tecnico che umanistico.

Sono una persona molto precisa, penso che in questo campo si debba avere sia una buona preparazione che una passione che ti spinga ad essere innovativo e sempre pronto ad imparare e comprendere i propri errori.

Senza ombra di dubbio non possiamo bastarci. Non esistono solo le nostre capacità e la nostra passione, c’è anche chi esternamente ci aiuta a superare alcune difficoltà personali e ci sono anche tutte quelle figure professionali che partecipano e cooperano alla realizzazione di un film.

Come ti è venuta l’idea del corto?

Da tempo sognavo di realizzare un horror che non fosse più il solito video creato con amici.

Mi sono appassionato a diversi nuovi generi horror ed in particolare allo stile di James Wan.

Essendo appassionato anche di misteri e leggende, ho pensato che sarebbe stato bello provare a raccontare una leggenda sarda con uno stile diverso dal solito.
Ho scelto S’Ammutadori per un semplice motivo: era quello che più mi toccava nel personale.

Premetto che penso non ci sia niente di più spaventoso della paralisi del sonno e credo che solo chi l’abbia provata come me possa capirmi. Ci son stati momenti della mia vita in cui ho sofferto del disturbo della paralisi del sonno e ho quindi pensato di raccontarli. La chiamo paralisi del sonno perché questo è il suo vero nome ed è giusto che per superare questa brutta esperienza la si razionalizzi. Non dobbiamo chiuderci nelle leggende e nelle dicerie, per quanto siano affascinanti.

Hai riscontrato particolari difficoltà nella realizzazione?

Durante le riprese
Durante le riprese

Per un cortometraggio che dura circa 6 minuti ci è voluto circa un anno di pre-produzione. Questo short-film si ispira in parte alla mia esperienza sulla paralisi del sonno. Durante quest’anno ho avuto modo di continuare a studiare, testare, fare esperienze e conoscere nuove persone che mi hanno dato una mano nella crescita personale.

Non ho avuto alcun problema gestionale o che mi abbia portato ad abbandonare il progetto. Ho girato il cortometraggio con la consapevolezza di avere a disposizione un cast eccezionale. Gli attori si son rivelati subito molto professionali e si son subito messi in gioco per provare la sceneggiatura. Lo scenografo ha studiato per bene la disposizione degli elementi nelle stanze, essenziale per trasmettere alcuni messaggi.

Insieme al make up artist ho lavorato per la costruzione del mostro. Il risultato è stato magnifico, ricordo ancora qualche momento in cui lo vedevo passare vicino durante le riprese ed ogni volta riusciva ad intimorirmi.

Tutto il cast ha partecipato attivamente nelle giornate di riprese ed ognuno di loro è stato significativo.
Li ringrazio per avermi dato fiducia, aggiungendo che è stata sicuramente reciproca.

Come intendi promuoverlo?

Per adesso sto partecipando a vari festival nazionali ed internazionali. Successivamente cercherò di pubblicarlo attraverso dei canali che si occupano solo ed esclusivamente di horror.

Pensi di proseguire con il filone fantastico sardo?

Ho avuto modo di rifletterci e penso proprio che ci sarebbe una buona probabilità di proseguire sul filone delle leggende sarde. Mi piacerebbe farlo avviando una produzione più grande.

C’è da dire che S’Ammutadori è un cortometraggio finanziato principalmente da me ed alcuni co-produttori, quindi si tratta di un prodotto low budget. Vorrei poter lavorare con attrezzature cinematografiche in futuro. Sarebbe certamente l’ideale trovare qualcuno che una volta visto il cortometraggio creda nel mio potenziale e mi dia la possibilità di portare avanti un progetto più grande.

Nel mentre continuerò sicuramente per la mia strada ed è altamente probabile che il mondo delle leggende sarde sia parte del mio futuro.

Per nostra esperienza, sulle pagine di Contusu, riscontriamo sempre grande interesse per le leggende e tradizioni popolari dell’isola. Hai riscontrato lo stesso interesse durante la pre-produzione del tuo cortometraggio?

Durante le riprese
Durante le riprese

Contus Antigus potrei definirlo il mio trampolino per questo progetto. E’ da qui che ho raccolto tutte le informazioni necessarie per costruire la sceneggiatura che poi ho arricchito con varie testimonianze e la mia esperienza personale.

Anche le persone che hanno fatto parte del cast erano tutte affascinate da questo essere e da questa paralisi del sonno. Credo che il mondo dei sogni sia affascinante di per sé, ed aggiungerci una leggenda del mondo sardo, lavorando solo ed esclusivamente insieme a persone sarde, abbia dato un tocco di entusiasmo in più durante le riprese.
Penso inoltre che anche la mia comunicazione con il cast sia stata essenziale. Mi sono aperto a loro, ho raccontato le mie esperienze con l’intento di farli immedesimare e capire la mia visione astratta e concretizzarla nel mondo reale.

Ci tengo a ringraziare ogni persona che ha collaborato alla realizzazione di questo fantastico short-film:
Co produttori – Heart of Sardinia, Black Horror Lab, Mauro Planetta;
Attori – Sergio Amendola, Antonello Foddis, Rita Fiori;
Make Up artist – Alessio Carta;
Microfonista – Massimiliano Maltagliati;
Assistente operatore – Carlo Gaspa;
Costumista – Rita Fiori e Alessio Carta;
Segretaria di edizione – Francesca Cosso;
Foto sul set – Francesca Cosso – Photographer;
Assistente alla regia – Giampaolo Mureddu;
Edit e Color – Fabio Ladinetti.

Auguriamo a Fabio tutto il successo che il suo lavoro ed il corto merita.

 

Trailer S’Ammutadori from Fabio Ladinetti on Vimeo.