Qualche tempo fà ho avuto modo di scambiare due chiacchere con un genovese trasferitosi sull’isola di San Pietro per prendersi cura dei suoi fari ….
Figura professionale decisamente curiosa ed affascinante quella del “custode del faro” soprattutto per chi, come me, è abituato alla vita d’ufficio. Pensare che “l’open space” (insomma.. l’uffico) di quest’uomo è il faro di Capo Sandalo, la Ghinghetta o il Mangiabarche (oltre che un pò di altri siti sparsi tra l’isola di San Pietro e quella di San Antioco) o ancora rendersi conto che, per raggiungere il luogo di lavoro, si debba quotidianamente transitare dinnanzi “all’orrido” mi fa provare un pizzico di invidia.
Del Mangiabarche abbiamo, almeno indirettamente, avuto già modo di farvi cenno in occasione dell’articolo dedicato ad uno dei “cantori” moderni di Cagliari: Massimo Carlotto.
Oggi vogliamo approfondire la conoscenza di questo “luogo di Sardegna” pubblicandone alcuni scatti.