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Il castello di Monastir

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Percorrendo la 131 verso Monastir, sul lato destro della strada si trova una collina mutilata da una cava. Sulla cima si trovano i resti di un antico castello…

Finalmente è capitata l’occasione di fare una passeggiata verso i ruderi di un antico castello che sorge su una collina nei pressi di Monastir. Metà della collina è stata praticamente mangiata via da una cava, ancora in attività.
Partiamo da Monastir in bicicletta, fiancheggiando il Monte Zara, su cui sono presenti diverse Domus de Janas. Nel cammino verso il castello superiamo una vecchia sorgente asciutta, mentre più avanti ne incontriamo un’altra in cui il comune ha costruito una struttura in cemento che racchiude l’acqua all’interno. Ci dicono che tempo fa anche 20-30 pastori si ritrovavano a questa fonte verso mezzanotte per far abbeverare le greggi.
Proseguiamo fino ad arrivare ai piedi della collina e ci fermiamo per andare a vedere la sorgente che si trova a circa 50 metri dalla base.

E’ stato costruito un canale in cemento per portare l’acqua in basso, ma ora è praticamente asciutto. Un grande albero nasconde la vista di una struttura in cemento fatta ad arco che racchiude una pozza d’acqua sorgiva. Riempiamo una bottiglia e beviamo per rinfrescarci un pò.
La struttura in cemento sembra essere molto più recente di quello che contiene. La pozza riceve acqua da tre gallerie, due laterali e una centrale. La nostra guida ci dice che ha fonti certe della presenza di queste tre gallerie già 200 anni fa.

La galleria centrale è completamente ostruita da una frana che arriva fino alla sorgente. Tempo fa era libera e sembrava proseguire per parecchio nelle viscere della collina. La galleria di sinistra non si riesce a vedere bene perchè svolta subito verso l’interno, mentre la galleria di destra è stata percorsa dalla nostra guida fino ad una frana, non visibile dalla nostra posizione.
Ci mettiamo a discutere su chi ha costruito tali gallerie e in che epoca. Di sicuro gli abitanti del castello usufruivano di tale sorgente e forse esisteva, o esiste un cunicolo che dalla cima del monte arriva alla pozza d’acqua.

Fantasticherie?

Riscendiamo a prendere le biciclette e ci portiamo sul versante sud della collina dove abbandoniamo nuovamente i mezzi per salire verso la cima.

Il lato della collina è squarciato dalla cava, ma in questo versante non si estrae più nulla. Ci viene detto che veniva estratto basalto ma la roccia è tufacea.
Aggiriamo la cava e continuiamo a salire. Iniziamo a vedere cumuli di pietre che costituivano le mura della fortificazione.

Dappertutto è pieno di cocci, fondi di brocche, manici…
E’ rimasto veramente poco della cinta muraria, e pensiamo che sia un peccato non aver valorizzato la zona. Si pensa che il castello appartenesse alla famiglia della Gherardesca, al famoso Conte Ugolino, ma penso occorra indagare più a fondo per avere notizie certe.

Come tutti i castelli anche qui ci sono leggende su un fantasma di una donna incatenata alle mura del castello, che fa sentire i suoi lamenti ogni tanto. Il nome della donna è guarda caso “Lucia Arrabiosa“. Anche Monastir ha la sua Lucia, come chissà quanti altri paesi nell’isola. Oltre allo spettro, si favoleggia su segrete e cunicoli.
Scendiamo nuovamente pensando che tutta la struttura, quel poco rimasto, sparirà seppur lentamente, e il castello verrà totalmente dimenticato.