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Complesso di San Lucifero

Il complesso di San Lucifero comprende tre edifici funerari tardo romani, risalenti al III e IV secolo D.C, riutilizzati in fase successiva come sepolture cristiane.

Sacello di S. Lucifero
Il monumento si presenta molto rimaneggiato e diviso su due livelli sotto il presbiterio della chiesa. L’intero locale, a pianta quadrata, fu voltato a botte dopo il restauro effettuato prima del 1640.
Caduta in abbandono, lungo i secoli conservò visibile al centro del pavimento il sepolcro vuoto di S. Lucifero, mentre le sue reliquie furono spostate nella Cattedrale.

San luciferoCripta della Chiesa o Sacello di Rude ed Eliano
E’ così chiamato per un sarcofago qui ritrovato e contenente i resti di un Elianus e di un Rudis.
L’esterno si presentava realizzato con mattoni alternati a blocchetti di calcare, spesso su due file. L’interno presenta due ambienti: uno rettangolare anticamente con volte a crociera sostenute da quattro pilastri e uno più piccolo sul lato ovest, voltato a botte, con nicchie alle pareti. Nel 1937 fu messo in luce e reso comunicante con il sacello di S. Lucifero; nella stessa occasione fu realizzato il pavimento in mattoni e vennero adattate le finestre già esistenti.

Sacello di S. Lussorio
E’ il sacello conservato in condizioni peggiori ed è visibile solo la parte comunicante con quello di Rude ed Eliano. Della stessa tipologia di quello accanto, aveva l’ingresso allineato con quello, ma presenta quattro arcate laterali. Questo sacello non fu recuperato e si preferì invece, dopo un suo breve utilizzo come ambiente a cielo aperto, interrarlo dopo averne effettuato il completo svuotamento. In questo sacello fu scoperto un sepolcro attribuito al martire Lussorio di Fordongianus.
L’identificazione, che trova conferma in documenti del XII secolo e che alimentò una confusione tra i luoghi del martirio di questo martire sardo molto venerato, si basava essenzialmente sull’iscrizione tombale.